Se abbiamo cambiato sistema operativo e stiamo usando, ad esempio un Mac, dopo anni che avevamo Windows, può succedere di aver bisogno di adoperare e far girare un programma, leggibile solo su hardware Microsoft.
Non c’è bisogno di riprendere il PC precedente o partizionare l’hard disk del nostro computer Apple per lasciare spazio a Windows: serve, invece, avere una virtual machine.
In informatica il termine macchina virtuale (VM) indica un software che, attraverso un processo di virtualizzazione, crea un ambiente virtuale che replica il comportamento di una macchina fisica (PC, client o server), grazie all’assegnazione di risorse hardware (porzioni di disco rigido, RAM e risorse di processamento) e in cui, alcune applicazioni, possono essere eseguite come se interagissero con tale macchina.
Nostro scopo sarà proprio quello di fornire indicazioni utili e spiegare come virtualizzare Windows su Mac.
Operazioni preliminari
Iniziamo con le operazioni preliminari necessarie per avviare il procedimento.
Esistono due modi per creare una macchina virtuale:
- il primo consiste –
- nel procurarsi l’immagine ISO del sistema operativo da virtualizzare (in questo caso, Windows),
- creare la virtual machine,
- installare su di essa l’OS scaricato in precedenza (come si farebbe su un vero PC).
- Il secondo consiste:
- nello scaricare delle virtual machine già pronte all’uso,
- importarle in un programma di virtualizzazione.
Se vogliamo scaricare il file immagine di Windows e installare il sistema operativo “manualmente” all’interno di una virtual machine:
- collegarsi al sito Internet di Microsoft,
- svolgere il download dei file ISO dell’OS,
- si può adoperare il dischetto d’installazione di Windows,
- oppure procurarsi il file immagine anche da lì, mediante una creazione ISO da DVD.
Le copie di Windows installate nelle macchine virtuali vanno attivate normalmente come quelle installate sui PC.
Se, invece, preferiamo avere delle virtual machine già pronte all’uso:
- collegarsi a questa pagina del sito Internet di Microsoft ,che ospita le virtual machine per testare Microsoft Edge e Internet Explorer,
- selezionare la versione di Windows che ci interessa dal menu a tendina Virtual machine,
- scegliere il programma di virtualizzazione che intendiamo utilizzare dal menu a tendina Select platform,
- fare clic sul bottone Download .zip per avviare il download della macchina virtuale.
Le macchine virtuali offerte da Microsoft, hanno una scadenza fissata a 90 giorni, dopodiché occorre ripristinarle, tramite snapshot. Con esso si possono creare in qualsiasi momento prima della scadenza, o importare nuovamente la virtual machine all’interno del programma di virtualizzazione.
La password per la VM è solitamente Passw0rd, in ogni caso viene indicata in fondo alla pagina di download.
C’è da aggiungere che, se:
- vogliamo virtualizzare Windows su Mac M1,
- o se possiediamo un Mac, dotato di qualsiasi altro chip Apple Silicon (basato quindi sull’architettura ARM),
dobbiamo:
- lavorare con il sistema operativo Windows on ARM,
- non con le versioni di Windows che sono destinate alle macchine x86: processori Intel e AMD,
- solo con un software di virtualizzazione ottimizzato come, ad esempio, Parallels.
Virtualizzare Windows su Mac con VirtualBox
Vediamo adesso in concreto come virtualizzare Windows su Mac gratis con VirtualBox, un programma a costo zero e open source concepito per lo scopo, ma che non supporta appieno i Mac con chip Apple Silicon.
Per scaricare VirtualBox sul Mac:
- collegarsi al sito ufficiale del programma,
- cliccare sulla voce OS X hosts,
- a download completato aprire, facendo doppio clic su di esso, il file VirtualBox–xx-OSX.dmg appena ottenuto,
- nella nuova finestra aprire il pacchetto VirtualBox.pkg, per avviare il processo d’installazione del programma.
Nell’ulteriore schermata che ora visualizziamo:
- cliccare sul tasto Continua per due volte consecutive e su quello Installa,
- digitare la password del proprio account utente su macOS,
- premere il tasto Invio sulla tastiera del Mac,
- attendere che la procedura arrivi al termine,
- quando finita, fare clic sui pulsanti Chiudi e Non spostarlo per chiudere la finestra del setup.
In caso di necessità, si può disinstallare VirtualBox dal proprio Mac:
- aprendo il file DMG che contiene l’installer del programma,
- avviando il file VirtualBox_Uninstall.tool.
Creare una macchina virtuale
Dopo aver effettuato l’installazione di VirtualBox, si può procedere con la creazione della virtual machine, così da poter effettivamente virtualizzare Windows su Mac.
Per riuscirci:
- avviare il programma cliccando sull’icona del Launchpad (quella con i quadrati colorati) situata sulla barra Dock,
- selezionare la sua icona che troviamo nell’elenco delle applicazioni.
Dalla la finestra principale di VirtualBox:
- cliccare sul pulsante Nuova che si trova in alto a sinistra,
- nella nuova finestra selezionare la versione di Windows che intendiamo virtualizzare, dal menu a tendina Versione,
- digitare il nome che vogliamo assegnare alla virtual machine nel campo Nome,
- ad esempio, se preferiamo virtualizzare Windows XP su Mac , si può digitare Windows XP,
- cliccare sul pulsante Continua.
A questo punto:
- impostare il quantitativo di RAM da riservare alla macchina virtuale (non scendere mai al di sotto del valore consigliato da VirtualBox),
- cliccare sul bottone Continua,
- spuntare accanto alla voce Crea subito un disco fisso virtuale,
- fare clic sul pulsante Crea per avviare la creazione di un nuovo hard disk virtuale su cui installare Windows.
Dopo aver confermato l’utilizzo del formato VDI di VirtualBox:
- cliccare sul tasto Continua per andare avanti,
- mettere il segno di spunta accanto alla voce Allocato dinamicamente, per fare in modo che l’hard disk virtuale occupi spazio sull’hard disk reale del Mac solo quando necessario,
- premere sul tasto Continua per stabilire le dimensioni del disco.
Come per la RAM, anche in questo caso, è consigliabile lasciare il valore predefinito o alzarlo, se avessimo necessità di installare parecchi programmi sul Windows virtualizzato. Per completare la procedura, cliccare sul tasto Crea.
Adesso si può cominciare ad operare con la nostra virtual machine, per installarci sopra la copia di Windows da virtualizzare.
Questa procedura può essere fatta due modi:
- utilizzando un file immagine ISO del disco d’installazione di Windows,
- inserendo fisicamente il CD/DVD d’installazione del sistema operativo nel computer.
In entrambi i casi:
- avviare la virtual machine facendo doppio clic sul suo nome nella schermata principale di VirtualBox,
- indicare il file ISO o il dischetto da usare, cliccando sull’icona della cartella gialla che compare al centro dello schermo,
- premere sul pulsante Start.
Ora c’è da eseguire l’installazione di Windows, proprio come se stessimo installando il sistema operativo su un PC, dopo una formattazione.
Al termine dell’operazione, potremo utilizzare Windows sul Mac tramite la finestra del programma.
Le volte successive, lo potremo usare:
- avviando VirtualBox,
- facendo doppio clic sul nome della macchina virtuale su cui è stato installato il sistema operativo Microsoft.
Se vogliamo ottenere un’esperienza di virtualizzazione migliore, si può installare anche le Guest Additions di VirtualBox: si tratta di driver che permettono di migliorare il funzionamento delle virtual machine (ad esempio le prestazioni grafiche), e di integrarsi meglio con il sistema che la ospita.
Per farlo:
- selezionare la voce Install Guest Additions CD image dal menu Devices che si trova in alto,
- accedere ad Esplora file di Windows facendo clic sulla relativa icona (quella con la cartella gialla) che troviamo sulla barra delle applicazioni,
- selezionare l’icona del computer nella barra laterale,
- aprire l’unità CD VirtualBox Guest Additions,
- avviare l’eseguibile delle Guest Additions.
Nella finestra che compare:
- cliccare in sequenza sui pulsanti –
- Sì,
- Next,
- Next, Install ,
- Finish
- per completare l’installazione delle Guest e riavviare la virtual machine.
Altra operazione che è meglio compiere è quella di:
- individuare gli elementi condivisi tra sistema reale e sistema virtuale
- selezionando il nome della nostra virtual machine dalla finestra principale di VirtualBox,
- cliccando sul pulsante Impostazioni che si trova in alto.
Nella finestra che si apre:
- andare alla scheda Generale, quella Avanzate,
- indicare se attivare o meno la condivisione della clipboard e il supporto al drag and drop dei file usando i menu a tendina –
- Appunti condivisi,
- Trascina e rilascia.
Per scegliere le cartelle del Mac da condividere con Windows:
- spostarsi nella scheda Cartelle condivise,
- cliccare sull’icona della cartella con il simbolo (+) che si trova sulla destra,
- selezionare una cartella da condividere.
Fatto ciò:
- apporre il segno di spunta accanto alla voce Montaggio automatico,
- premere sul bottone OK.
Troveremo la cartella nelle risorse di rete di Windows:
- aprendo l’Esplora File,
- selezionando il percorso di rete di VirtualBox nella barra laterale di sinistra.
Per sospendere l’uso di una macchina virtuale in esecuzione:
- cliccare sul pallino rosso che si trova in alto a sinistra,
- mettere il segno di spunta accanto alla voce Save the machine state,
- premere il tasto OK.
La VM verrà fermata e potremo riprendere il lavoro in qualsiasi momento.
Per spegnerla completamente:
- spuntare alla voce Send the shutdown signal,
- o chiudere Windows come se stessimo utilizzando un vero PC.
- infine, c’è l’opzione Power off the machine che spegne in maniera forzata la virtual machine.
Importare una macchina virtuale esistente
Prendiamo adesso in considerazione il caso di, aver scaricato una virtual machine di Windows già pronta all’uso, e di volerla importare in VirtualBox.
Dopo aver estratto la VM dall’archivio ZIP in cui era contenuta:
- aprire VirtualBox,
- selezionare la voce Importa applicazione virtuale dal menu File che si trova in alto a sinistra,
- nella finestra che si apre, cliccare sull’icona della cartella gialla,
- selezionare il file della virtual machine da importare,
- seguire le indicazioni sullo schermo per completare l’importazione della VM.
Al termine della procedura, troveremo la macchina virtuale pronta all’uso nella finestra principale di VirtualBox.
Se abbiamo scaricato una VM in formato VDI (quindi sotto forma di hard disk virtuale):
- cliccare sul pulsante Nuova per avviare la procedura di creazione di una nuova virtual machine,
- scegliere il nome da assegnarle,
- indicare il sistema operativo da installarci,
- indicare il quantitativo di RAM da assegnarle.
Come abbiamo già visto in precedenza.
Una volta arrivati nella parte del wizard dedicata all’hard disk:
- spuntare la voce Usa un file di disco fisso virtuale esistente,
- cliccare sull’icona della cartella gialla,
- selezionare il file VDI della VM, scaricato da Internet,
- superato questo step, cliccare sul pulsante Crea per creare la propria macchina virtuale e cominciare a utilizzarla.
Virtualizzare Windows su Mac con Parallels Desktop
Un altro ottimo strumento da prendere in considerazione per virtualizzare Windows su Mac è Parallels Desktop, uno dei software di virtualizzazione più avanzati e usati in ambito Mac.
È a pagamento, costa 79,99 euro una tantum oppure 99,99 euro/anno in abbonamento per avere accesso a tutte le major release successive, ma si può provare gratis per 14 giorni.
Offre prestazioni elevate, è semplice da usare e fa integrare bene sistema reale e sistema virtualizzato, permettendo, ad esempio, di accedere alle cartelle personali del Mac da Windows, e di fare drag and drop di file e cartelle.
Altra funzione molto utile di Parallels Desktop è quella di poter installare sistemi operativi come Windows 10 e Ubuntu con un clic, senza dover scaricare separatamente i relativi file immagine.
Offre un pieno supporto per i Mac equipaggiati con chip Apple Silicon, su cui consente di installare senza problemi Windows.
Per scaricare la versione di prova di Parallels Desktop:
- collegarsi al sito ufficiale del programma
- cliccare sul pulsante Scarica la versione di prova gratuita,
- fare tap su quello Scarica adesso.
Al termine del download:
- aprire il file Install Parallels Desktop.dmg che contiene Parallels Desktop,
- fare doppio clic sull’eseguibile Installare Parallels Desktop presente nella finestra che si apre.
Ora visualizziamo la schermata per effettuare l’installazione del programma:
- fare clic sul pulsante Apri,
- attendere che il software elabori alcuni dati,
- digitare la password di amministrazione del Mac,
- premere il tasto Invio sulla tastiera e aspettare qualche secondo affinché il setup venga portato a termine in maniera automatica.
All’avvio del programma, accettare di usare la sua versione di valutazione premendo sull’apposito pulsante.
Se necessario, Parallels Desktop può essere disinstallato dal Mac:
- trascinando la sua icona sul Cestino presente sulla barra Dock,
- svuotandolo,
- ricordarsi di cancellare anche i file delle VM, che sono molto pesanti.
Creare una virtual machine
Una volta portata a termine l’installazione di Parallels Desktop, si può creare la nostra VM con Windows avviando il programma:
- aprire il Launchpad selezionando la relativa icona (quella con i quadrati colorati) che si trova sulla barra Dock,
- selezionare il collegamento relativo a Parallels Desktop nella schermata successiva.
Dalla finestra principale del programma:
- fare clic sul pulsante (+),
- o selezionare il menu File in alto a sinistra e la voce Nuova.
Nella schermata che ci viene mostrata si può:
- cliccare sulla voce Ottieni Windows 10/11 da Microsoft e creare una VM con le versioni più recenti di Windows, lasciando che Parallels Desktop scarichi automaticamente il sistema da Internet,
- scegliere Installa Windows o un altro OS da un DVD o file d’immagine per installare Windows, partendo da un dischetto d’installazione, da un file ISO, oppure da una pendrive.
Si può anche selezionare uno dei sistemi gratuiti elencati in basso:
- scaricare in automatico,
- creare delle VM con Windows (ma anche con Android e varie distro Linux).
Esiste l’opzione Trasferisci Windows da un PC, che permette di trasferire una vera installazione di Windows in una virtual machine.
Il sistema più semplice è però quello che permette di installare Windows da un file immagine.
In tal caso:
- selezionare questa opzione e il file ISO del sistema da installare nella VM,
- cliccare sul pulsante Avanti,
- immettere il product key di Windows,
- selezionare l’edizione di Windows da usare se il file ISO scelto contiene più edizioni,
- cliccare ancora sul tasto Avanti.
Dopodiché:
- scegliere il tipo di utilizzo a cui è destinata la virtual machine tra produttività e giochi,
- impostare il nome,
- se vogliamo, apponiamo il segno di spunta accanto alla voce Personalizza le impostazioni prima dell’installazione, in modo da poter impostare tutti i parametri tecnici della VM,
- avviare la creazione della macchina virtuale,.
Si aprirà una finestra con tutte le proprietà della virtual machine, per impostare:
- quantitativo di RAM,
- dimensioni dell’hard disk ecc.,
- selezionare la scheda Hardware,
- utilizzare le opzioni presenti nella barra laterale di sinistra.
Completata la configurazione:
- chiudere la finestra,
- cliccare sul pulsante Avanti per avviare l’installazione di Windows nella VM.
Parte del processo potrebbe avvenire in maniera automatica, ma quasi sicuramente saremo chiamati a uno o più interventi durante il setup.
Al termine dell’installazione:
- avviare la macchina virtuale cliccando sulla sua anteprima nella finestra principale di Parallels Desktop,
- attendere che vengano installati i Parallels Tools, cioè i driver necessari al funzionamento della virtual machine e alla sua integrazione con il sistema reale.
Quando lo decideremo, potremo:
- sospendere l’uso della macchina virtuale, facendo clic sul pallino rosso situato in alto a sinistra nella sua finestra di cui sopra,
- per spegnere la VM, fare clic sul tasto shutdown, che troviamo accanto al nome della macchina virtuale nella finestra di Parallels Desktop,
- oppure agire direttamente dal sistema operativo.
Se necessario, si può anche spegnere in maniera forzata la virtual machine:
- facendo clic destro sulla relativa icona sulla barra Dock,
- selezionando il menu Azioni,
- cliccare sulla voce Arresta.
Importare una virtual machine esistente
Per importare una virtual machine già esistente all’interno di Parallels Desktop:
- selezionare il menu File presente nella parte in alto a sinistra dello schermo del Mac,
- scegliere la voce Apri,
- indicare la VM da importare
- oppure fare doppio clic sulla virtual machine (in formato PVM),
- questa verrà importata automaticamente in Parallels.
Altre soluzioni utili
Le soluzioni che abbiamo illustrato sono tra le più valide per virtualizzare Windows su Mac, ma non sono le uniche.
Proponiamo, quindi, adesso anche altre soluzioni utili:
- VMware Fusion – un eccellente programma di virtualizzazione commerciale. È meno pratico da usare rispetto ad altre soluzioni, ma è decisamente affidabile e performante. Presenta prezzi a partire da 149 dollari, ma è disponibile in una versione di prova gratuita, che permette di testarne tutte le funzionalità per 30 giorni.
- PlayOnMac – non è un vero e proprio software di virtualizzazione, bensì un programma gratuito, che permette di installare i singoli programmi e giochi per Windows su macOS. Ha molte limitazioni, ma in alcuni casi può tornare davvero utile.
- Boot Camp – si tratta dello strumento incluso “di serie” sui Mac, il quale permette di creare una nuova partizione sul disco e installarci una copia di Windows, con i relativi driver. Non è quindi una soluzione per virtualizzare Windows su Mac, ma rappresenta comunque un’alternativa per adoperare Microsoft sui computer a marchio Apple. Sui nuovi Mac dotati di chip Apple Silicon non è più disponibile.

Salve mi chiamo David Rossi esperto e appassionato informatico. Mi piace tenermi sempre informato sulle ultime novità tecnologiche e per questo ho creato il sito www.soluzionecomputer.it.