Immuni è l’app ufficiale per le notifiche di esposizione del governo italiano, sviluppata dal Commissario Straordinario per l’Emergenza COVID-19 in collaborazione con il Ministero della Salute e il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione. L’app è sviluppata e rilasciata nel pieno rispetto della protezione dei dati personali dell’utente e della normativa vigente, incluso il decreto-legge del 30 aprile 2020, n. 28.
Nella lotta all’epidemia di COVID-19, l’app aiuta a notificare gli utenti potenzialmente contagiati il prima possibile, anche quando sono asintomatici. Questi utenti possono poi isolarsi per evitare di contagiare altri, con l’effetto di minimizzare la diffusione del virus e velocizzare il ritorno a una vita normale per la maggior parte della popolazione. Venendo informati tempestivamente, inoltre, gli utenti possono anche contattare il proprio medico di medicina generale, riducendo così il rischio di complicanze.
Il sistema di notifiche di esposizione di Immuni si basa sulla tecnologia Bluetooth Low Energy, creata per essere particolarmente efficiente in termini di risparmio energetico, e non utilizza alcun tipo di dato di geolocalizzazione, inclusi quelli del GPS. L’app non raccoglie e non è in grado di ottenere alcun dato che identifichi l’utente, quali nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email. Immuni riesce quindi a determinare che un contatto fra due utenti è avvenuto, ma non chi siano effettivamente i due utenti o dove si siano incontrati.
Immuni non fa e non può fare diagnosi. Sulla base dello storico dei contatti con utenti potenzialmente contagiosi, Immuni elabora alcune raccomandazioni su come è necessario comportarsi. Ma l’app non è un dispositivo medico e non può in alcun caso sostituire un medico.
Immuni è uno strumento importante nella lotta a questa terribile epidemia e ciascun utente ne aumenta l’efficacia complessiva. Per questo consigliamo vivamente di installare l’app, usarla correttamente e incoraggiare parenti e amici a fare lo stesso. Tuttavia, non c’è alcun obbligo di utilizzo. La decisione spetta soltanto all’individuo.
Immuni app: come scaricarla e come funziona
L’app Immuni si basa sul sistema di contact tracing ed exposure notification sviluppato da Apple e Google ed è compatibile con Android dalla versione 6 e successive. Su iOS dalla versione 13.5 e successive.
Immuni può essere scaricata da Playstore per Android e Apple Store per iOS presto anche su App Gallery di Huawei.
Una volta scaricata l’app sul tuo dispositivo scorri le varie schermate e spunta le voci relative al fatto di avere più di 14 anni e le informazioni sulla privaci e premi avanti.
Ora seleziona la tua regione di appartenenza e premi avanti. Alla schermata successiva seleziona la provincia in cui risiedi e premi avanti.
Ora seleziona Abilita alla finestra relativa alle notifiche che appare successivamente. Conferma nuovamente su Abilta nella finestra di popup che compare.
Altra finestra che ti chiede il consenso di comunicarti notifiche tramite l’app, seleziona consenti e conferma nuovamente alla finestra popup di avviso.
Ora se non hai impostato un pin o codice di sicurezza biometrico sul tuo dispositivo l’app ti consiglia di farlo e nella schermata successiva ti informa di stare attento alle false notifiche che potrebbero arrivarti da terzi. Una volta fatto la configurazione dell’app è ultimata.
Ora puoi leggere nella pagina ufficiale dell’app come funziona e come utilizzarla.
In sostanza se una persona dovesse contrarre il coronavirus, l’Asl di riferimento farà partire un messaggio di allerta su tutti i telefoni di coloro che sono venuti a contatto, anche in maniera inconsapevole, con il contagiato. “Se sono in fila al supermercato – spiega Lopalco – e non viene rispettata la distanza di un metro, il mio smartphone scambierà un codice con il telefono di chi mi è accanto. A quel punto, se io il giorno dopo dovessi risultare positivo, la persona che inconsapevolmente è stata a contatto con me lo verrà a sapere”.
Il tutto nel rispetto della privacy: i dati raccolti saranno conservati sui singoli dispositivi e non su un server centrale. Il sistema non traccerà gli spostamenti ma solo i contatti di prossimità tra smartphone e i dati raccolti potranno essere condivisi solo con l’autorizzazione del proprietario dello smartphone. Infine, tutti i dati raccolti e condivisi con il server centrale, gestito da Sogei, saranno cancellati entro dicembre 2020.
NB: ricordati di mantenere accesso il bluetooth sul tuo telefono perché l’app funzioni al meglio.
Come funziona Immuni app
Di seguito, una spiegazione semplificata di come funziona il sistema. Consideriamo l’esempio di Alice e Marco, due ipotetici utenti.
Una volta installata da Alice, l’app fa sì che il suo smartphone emetta continuativamente un segnale Bluetooth Low Energy che include un codice casuale. Lo stesso vale per Marco. Quando Alice si avvicina a Marco, gli smartphone dei due utenti registrano nella propria memoria il codice casuale dell’altro, tenendo quindi traccia di quel contatto. Registrano anche quanto è durato il contatto e a che distanza erano i due smartphone approssimativamente.
I codici sono generati del tutto casualmente, senza contenere alcuna informazione sul dispositivo o l’utente. Inoltre, sono modificati diverse volte ogni ora, in modo da proteggere ulteriormente la privacy degli utenti.
Supponiamo che, successivamente, Marco risulti positivo al SARS-CoV-2. Con l’aiuto di un operatore sanitario, Marco potrà caricare su un server delle chiavi crittografiche dalle quali è possibile derivare i suoi codici casuali.
Per ogni utente, l’app scarica periodicamente dal server le nuove chiavi crittografiche inviate dagli utenti che sono risultati positivi al virus. L’app usa queste chiavi per derivare i loro codici casuali e controlla se qualcuno di quei codici corrisponde a quelli registrati nella memoria dello smartphone nei giorni precedenti. In questo caso, l’app di Alice troverà il codice casuale di Marco, verificherà se la durata e la distanza del contatto siano state tali da aver potuto causare un contagio e, se sì, avvertirà Alice.
Come sapere se Immuni sta funzionando correttamente
Fare un uso scorretto dell’app rende Immuni molto meno efficace e aumenta il rischio per te, per i tuoi cari e per tutta la comunità.
Per accertarti che tu stia usando l’app come previsto, basterà aprirla e controllare che nella sezione Home ci sia scritto “Servizio attivo”. In caso contrario, premi sul tasto “Riattiva Immuni” e segui le istruzioni per riportare l’app a funzionare correttamente.
Qualche altro consiglio importante per assicurarti che Immuni possa essere efficace:
- Quando esci di casa, porta sempre con te lo smartphone sul quale hai installato l’app.
- Non disabilitare il Bluetooth (salvo quando stai dormendo, se lo desideri).
- Non disinstallare l’app.
- È di vitale importanza che, quando l’app ti manda una notifica, tu la legga, apra l’app e segua le indicazioni fornite. Per esempio, se l’app ti chiede di aggiornarla, per favore fallo. Se ti suggerisce di isolarti e di chiamare il tuo medico di medicina generale, è fondamentale che tu lo faccia immediatamente.
Devo tenere l’app aperta per farla funzionare correttamente? Posso usare altre app?
Immuni funziona in background. L’importante è che il tuo smartphone sia acceso e che il Bluetooth sia attivo. Puoi anche chiudere l’app manualmente—fintanto che la tieni installata, non ci sono problemi. Puoi usare tranquillamente altre app, come fai di solito.
Il Bluetooth del mio smartphone deve essere sempre attivo?
Il sistema di notifiche di esposizione si basa su Bluetooth Low Energy. È necessario, quindi, che il Bluetooth sia sempre attivo affinché il sistema possa rilevare i tuoi contatti con gli altri utenti. Resti ovviamente libero di attivare o disattivare il Bluetooth quando preferisci.
Quanto traffico dati consuma Immuni?
Molto poco. Ogni giorno, l’app scarica le nuove chiavi crittografiche dei dispositivi degli utenti positivi al SARS-CoV-2 per controllare se sei stato esposto a loro ed eventualmente avvertirti. Puoi aspettarti che questa operazione consumi fino a qualche megabyte di traffico dati al giorno, più o meno come caricare una pagina di un sito con qualche foto.
Posso usare l’app senza connessione a Internet?
Immuni non richiede una connessione a Internet continuativa. Tuttavia, l’app ha bisogno di connettersi almeno una volta al giorno per scaricare le informazioni necessarie a controllare se sei stato esposto a utenti potenzialmente contagiosi. Pertanto, assicurati che il tuo smartphone sia connesso a Internet almeno una volta al giorno.
Immuni condivide o vende i miei dati?
I dati sono controllati dal Ministero della Salute. In nessun caso i tuoi dati verranno venduti o usati per qualsivoglia scopo commerciale, inclusa la profilazione a fini pubblicitari. Il progetto non ha alcun fine di lucro, ma nasce unicamente per aiutare a far fronte all’epidemia. Non è esclusa la condivisione di dati al fine di favorire la ricerca scientifica, ma solo previa completa anonimizzazione e aggregazione degli stessi.
Sono stato in un luogo o con una persona che vorrei rimanessero privati. Immuni mette a repentaglio la mia privacy?
No. Il sistema è basato sulla tecnologia Bluetooth Low Energy e non utilizza dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del GPS. I codici che gli smartphone si scambiano sono generati in maniera casuale e cambiano svariate volte ogni ora. Di conseguenza, l’app non può determinare dove sia avvenuto un contatto né coloro che vi hanno preso parte. La tua privacy è tutelata.
Immuni dice che potrei essere a rischio, ma io mi sento bene. Cosa devo fare?
Ti suggeriamo vivamente di seguire tutte le raccomandazioni di Immuni. Ci sono molte persone asintomatiche che hanno diffuso il virus senza rendersene conto. Uno dei punti di forza di Immuni è proprio la capacità di avvertire queste persone. Per favore, fai la tua parte seguendo le raccomandazioni, anche se pensi di non essere contagioso.
Posso decidere di non usare l’app?
Immuni è uno strumento importante nella lotta a questa terribile epidemia e ciascun utente ne aumenta l’efficacia complessiva. Per questo ti consigliamo vivamente di installare l’app, usarla correttamente e incoraggiare parenti e amici a fare lo stesso. Tuttavia, non sei obbligato a usarla. La decisione spetta soltanto a te.
I minori possono usare l’app?
Devi avere almeno 14 anni per usare Immuni. Se hai almeno 14 anni ma meno di 18, per usare l’app devi avere il permesso di almeno uno dei tuoi genitori o di chi esercita la tua rappresentanza legale.
Conclusioni
Queste sono alcune informazioni su come scaricare e usare l’app Immuni per maggiori informazioni puoi consultare il sito ufficiale dell’app al seguente link.
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